sabato 6 novembre 2021

97. AL PD NON FAR SAPERE QUANT'E' BUONO IL FORMAGGIO CON LE PERE


Al Partito Democratico, che ha perso le elezioni comunali tanto quanto il centrodestra, non essendo riuscito ad arrivare neppure al ballottaggio, vengono riconosciuti nell'ordine: il ruolo di Vicesindaco, deleghe importanti come quella ai Servizi sociali e alle Attività economiche e produttive, il turismo e infine la Presidenza del Consiglio comunale. La comunità di Este viene rappresentata da chi le elezioni comunali le ha perse e ancora si vorrebbe si credesse che tutto questo sia avvenuto senza un voto organizzato, senza una strategia elettorale precisa, senza alcun tipo di accordo sottobanco. Benvenuti nel paese del "civismo".

Dunque, come è nel Paese, così è nella nostra Este. Si rinnova il miracolo del Partito Democratico: perde alle elezioni, ma entra nel governo come se avesse vinto. Mentre la comunità attendeva il compimento di un progetto civico, ci siamo ritrovati con una giunta comunale di centrosinistra.

Il PD rappresenterà la comunità di Este, che aveva però deciso di non volere essere rappresentata dal PD; ieri sera, alla prima seduta del Consiglio comunale, i consiglieri civici hanno votato il candidato sindaco del PD alla guida di un consiglio comunale, che ha 14 consiglieri su 17 espressione di liste civiche.

Il salto carpiato del Partito democratico, che al primo consiglio del nuovo mandato passa dalla minoranza in maggioranza, trova il miglior commento nella seguente citazione: 

«L'esistenza di una posizione politica istituzionalizzata ad ogni livello di governo sia esso centrale o territoriale rappresenta una delle più importanti e significative conquiste della storia democratica nazionale e dell'intero Occidente. Gli obblighi normativi ed etici da tutelare a garantire la libera ed efficace attività delle cosiddette “forze di minoranza” in ogni sistema politico anche locale, derivano dalle esigenze di canalizzare in modo costruttivo le diverse voci ed i potenziali conflitti presenti in ogni comunità. Le opposizioni consiliari negli Enti territoriali contribuiscono in modo fondamentale al funzionamento delle istituzioni comunali attraverso il legittimo esercizio di vigilanza delle scelte di chi governa, attraverso il doveroso controllo dell'operato della maggioranza ed infine tramite la proposizione di indirizzi e visioni politiche alternative. I processi di legittimazione, organizzazione e rappresentanza delle opposizioni, quali elementi costitutivi di una società democratica, trovano garanzia in un ampio contesto normativo che si delinea in primo luogo con i principi di rango costituzionale fino a norme derivanti da fonti giuridiche comunali. […] Laddove non siano previste norme e regolamenti in grado di prevedere ogni singola fattispecie intervengono prassi, consuetudini, convenzioni non scritto e non ultimo il fair play politico e istituzionale il quale nel rispetto dei valori della pluralità è alla base di un equilibrato dispiegarsi del confronto democratico» 

E' per caso un estratto da un manuale di istituzioni politiche? No. Molto più semplicemente, Stefano Stoppa (Civiche d’Este) nel consiglio comunale del giorno 11 giugno 2021: meno di cinque mesi fa.

Non cinque anni fa, ma cinque mesi. Altri tempi, evidentemente.

Carlo Zaramella