MOZIONE "ESTE CITTA' DELLA PANNAGHIACCIO"

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Mozione per la valorizzazione della città attraverso la promozione del “Made in Este”
Proposta di denominazione e promozione
di Este come
«Città dell’originale “Pannaghiaccio”»
respinta dal Consiglio comunale di Este in data 25.1.2018
con propria deliberazione nr. 7 / 2018

voti favorevoli: Zaramella - ESTEsicura; Stoppa - Civiche d'Este; Roin - M5S
astenuti: Piva e Spigolon - PD
voti contrari: Gallana, Fornasiero G., Settimo - Lista Gallana sindaco; Balbo, Ferro - Este viva Este con te; Trevisan, Chiodarelli FI; Ongaro e Raffo - Lega nord

Premesso che:
nell’ottica della promozione turistica del territorio, oramai da anni le Istituzioni perseguono una strategia di valorizzazione del tipico e dell’enogastronomico, talvolta con la creazione di veri e propri itinerari dei gusti e dei sapori, fiere specializzate, occasioni di promozione, che insieme rappresentano e costituiscono una delle più importanti forme di “turismo emergente” nel quale il prodotto diviene un “marker” del territorio al punto da essernefortemente caratterizzante.
Le iniziative, sia legislative sia politiche, si sono pertanto moltiplicate in questi ultimi anni. Si citano a puro titolo di esempi:
- presso la Camera dei deputati è stata presentata in data 18 gennaio 2017 la proposta di legge n. 4236 dal titolo “Introduzione della denominazione di «gelato artigianale di tradizione italiana » e disposizioni concernenti la sua produzione”. All’interno di questa proposta, volta a tutelare il gelato tradizionale, i presentatori ne attestano la nascita italiana del gelato artigianale ed il suo successivo diffondersiin Francia dove il napoletano Tortoni conquistò Parigi con il suo “Biscuit Tortoni” con “il gelato tra due biscotti” (un gelato a gusto crema, insaporito da rhum ed amaretti, racchiuso in due biscotti;
- significativa invece perché riguarda la Regione del Veneto, la querelle sulla paternità del tiramisù, che un decreto del Ministero delle Politiche Agricole ha stabilito di origine friulana, attraverso il suo inserimento nell’elenco dei PAT – Prodotti Agroalimentari Tradizionali – con due ricette friulane. Tale decisione ha suscitato la dura reazione della Regione del Veneto, che ha rivendicato invece l’origine veneta del famoso dolce. Proprio questa vicenda ha portato in evidenza un aspetto: i prodotti alimentari non sono più solo prodotti alimentari, ma come dicono alcuni antropologi hanno assunto in sé una storia, un valore simbolico. Non solo: sono divenuti lo strumento di una produzione qualitativamente superiore e nel complesso del mercato interno e internazionale, strumento di promozione di un dato territorio.
Come si legge nella proposta di legge sopra citata,L’immagine internazionale e la competitività del sistema economico del nostro Paese sono affidate al nostro inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico, ma anche al settore alimentare e in particolare alla cucina italiana, conosciuta, apprezzata e imitata in tutto il mondo. Il trinomio natura, cultura e prodotti alimentari tipici costituisce sempre più un punto di forza e di attrattiva dei nostri territori urbani e rurali”;
La nostra città, Este, è ubicata nell’area dei Colli Euganei ricca di tipicità e prodotti alimentari di eccellenza: prodotti della natura fortemente radicati con il territorio; una cucina tradizionale che nasce dalla tradizione. In questo ambito, pur potendo giovarsi di questo immenso patrimonio ambientale, enogastronomico, tradizionale, Este non pare avere ad oggi un prodotto decisamente identificativo o in ogni caso non vi è stata ad oggi una valorizzazione decisa e segnata di quello che può definirsi come “Made in Este”: la crescita di un territorio passa anche attraverso la valorizzazione di ciò che si crea all’interno di esso e che può finire per contraddistinguerlo.
In una pubblicazione dal titolo “Forse non tutti sanno che a Padova… curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti della città culla dell’umanesimo” edito da Newton Compton editori s.r.l. (prima edizione novembre 2016 - autrice Silvia Gorgi, giornalista), vi è un capitolo dedicato a Este dal titolo “…si può girare con una pannaghiaccio fra le dita”.
Questa ricetta, che l’autrice della pubblicazione definisce “semplice e smaccatamente appagante”, è la stessa dal 1949 e se in passato “la sua diffusione si doveva al puro passaparola, oggigiorno ritroviamo la sua ricetta nei blog di ricette di riferimento” dove talvolta viene introdotta e descritta “come fosse una fiaba: «In una cittadina del Veneto, chiamata Este, esiste un gelato, la “Pannaghiaccio”, che è divenuto una specialità della zona»”.
Tutto ciò premesso

IL CONSIGLIO COMUNALE DI ESTE

dispone affinché l'Amministrazione comunale di Este, sentiti i soggetti privati aventi titolo di interesse sulla questione, si attivi per verificare la possibilità e fattibilità di inserimento del prodotto "Pannaghiaccio" nell’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari definiti tradizionali dalle Regioni, istituito ai sensi dell’art. 3 del decreto ministeriale 8 settembre 1999, n. 350 e articolato su base regionale e provinciale, aggiornato periodicamente ai sensi dell’art. 12, comma 1, della Legge 12 dicembre 2016, n. 238 e, in caso positivo, proceda alle conseguenti necessarie formalità per tale inserimento;
in conseguenza e successivamente, nell’ambito dell’azione di valorizzazione del cosiddetto “made in Este”, promuova l’origine atestina di questo prodotto, in modo da valorizzare, nell’ambito della promozione del turismo enogastronomico, Este come la città di nascita e invenzione di questo prodotto, previe eventuali opportune verifiche su tale origine sul cui esito l’Amministrazione comunale dovrà relazionare l’assemblea consiliare attraverso la competente commissione consiliare.
A tale proposito,

IL CONSIGLIO COMUNALE DI ESTE DISPONE INOLTRE

di incaricare la competente commissione consiliare di individuare, anche mediante consultazione pubblica, contatti con le associazioni di categoria del settore e altre forme che riterrà opportune purché senza oneri a carico della pubblica amministrazione, altri eventuali prodotti enogastronomici caratterizzanti Este e il suo territorio storico, al fine di valorizzare nel modo più articolato e amplio possibile tutto il comparto enogastronomico tipico di Este e del suo territorio e attivare in tale modo una efficace azione di promozione turistica.

Carlo ZARAMELLA

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