E' stata illuminante la "sfuriata" del consigliere Stoppa in consiglio comunale.
I fatti: i consiglieri del Partito democratico, delle Civiche d'Este e del Movimento 5 Stelle hanno presentato la richiesta di istituzione di una Commissione speciale sui fatti legati alla vicenda Padova Sud / Padova Tre. Analoga proposta era stata chiesta più volte anche dalla consigliera Sandra Settimo in passate riunioni del Consiglio comunale e delle Commissioni.
Data per nota la vicenda Padova sud / Padova tre quanto meno per cronaca giornalistica, parto dicendo che la proposta di Piva & Stoppa era quella di costituire una commissione, composta da cinque consiglieri di maggioranza e tre di minoranza: per essere chiari, una Commissione ad escludendum, perché così costituita, in tale commissione non sarebbero rappresentati tutti i gruppi politici del Consiglio. Già solo questa formulazione basta a rendere evidente il concetto di "garanzia" di alcuni consiglieri.
Ma è alla proclamazione dei risultati dell'elezione dei membri della commissione, avvenuta in busta chiusa con voto singolo scritto da ciascun consigliere, che accade il "fattaccio": Zaramella ha preso più voti tra i consiglieri di minoranza, tenendo anche presente che due su cinque dei proponenti (Roin e Spigolon) erano assenti dai lavori dell'assemblea.
Di fronte ad una votazione, annullabile regolamento alla mano, Stoppa ha dato in escandescenze, parlando di ingerenza della maggioranza nella minoranza e di una commissione che, visto l'esito del voto, non sarebbe stata di garanzia (cosa peraltro che è una evidente offesa al sottoscritto).
Si possono dire tante cose, anzi magari se Stoppa non urlava in aula si sarebbero dette e le avrei dette, ma c'è un dato, evidente, che nemmeno tutte le sirene che suoneranno nelle prossime ore potrà oscurare: chi ha governato per dieci anni la Città, anni in cui si è sviluppata la vicenda Padova Sud / Padova Tre, chiede una commissione speciale di inchiesta ma non vuole in alcun modo che l'unico consigliere che non ha fatto in tutti questi anni parte di alcuna maggioranza politica e che non ha avuto, quindi, alcuna responsabilità gestionale su quella vicenda, ne faccia parte.
Quindi, chi ha avuto per dieci anni responsabilità di governo e dovrebbe avere le idee sicuramente più chiare, o meno confuse, di altri su questa delicata vicenda, chiede una Commissione speciale di inchiesta ma, sia chiaro, con chi più gli aggrada: chi ha sempre denunciato quella vicenda negli anni passati, rappresenta una "ingerenza antidemocratica".
Per fortuna che la "democrazia" poco si presta ad essere esclusiva della sola sinistra italiana o in ogni caso di una parte soltanto e basta, e che ad occuparsi di tutta questa partita, spinosa, in ogni caso è e sarà fino alla fine la magistratura contabile e non solo, gli unici soggetti deputati a cercare di fare chiarezza in termini di responsabilità.
Se vogliono una commissione comunale ad hoc, edulcorata dalle persone che "non garantiscono politicamente le posizioni", di certo non mi offendo né mi accaloro (in tutta franchezza, la mia preoccupazione principale sarebbe più per gli aspetti amministrativi e tecnici, anziché partitici) ed è per questo che ho votato anche io per l'annullamento della votazione e il rinvio del punto.
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