Il primo punto del programma elettorale come candidato sindaco nel 2016 riguardava la riorganizzazione della macchina amministrativa del Comune. Molte delle critiche che ciclicamente si ripropongono tra le forze politiche in campagna elettorale, dipendono a ben vedere da difficoltà o problemi gestionali e spesso si ripetono, nonostante i cambi di colore politico al governo della Città. Dare attenzione alla macchina amministrativa dovrebbe quindi essere una priorità per ogni amministratore. Con un preciso atteggiamento, che provo a descrivere qui di seguito.
Spesso sento sbandierare gli slogan oramai famosi sull'inefficienza della Pubblica amministrazione, dimenticandosi (in taluni casi, ignorando) che come ogni azienda, anche l'Ente Comune è fatto da donne e uomini, che devono essere valorizzati nello loro attitudini personali, nella loro formazione di base (che richiede un costante aggiornamento), nella loro aspettativa di carriera su base meritocratica. Ho visto fare negli anni scelte di governance sbagliate, che invece di migliorare l'efficienza di un ufficio hanno invece finito per complicarne la vita.
In questi ultimi cinque anni, vi è stato nel nostro ente un turn over sostenuto, grazie ai pensionamenti e all'ingresso di nuovo personale. In questo ambito, non tutto è stato semplice: la pandemia, con il lockdown e le successive fasi di restrizioni, hanno bloccato per diverso tempo le procedure concorsuali, al punto che oggi molti enti si ritrovano in difficoltà in settori chiave come quello sociale o quelli tecnici.
Ciò nonostante, alcuni dei suggerimenti e misure che indicavo cinque anni fa sono stati presi a fatti propri dall'amministrazione, anche se c'è ancora molto lavoro da fare. Penso soprattutto ai settori tecnici, che devono essere potenziati e che devono trovare però nuove modalità di approccio, soprattutto sui temi dell'edilizia privata e dei suoi regolamenti. Serve rigore nel rispetto delle norme, senza dubbio alcuno, ma anche efficienza ed efficacia nel suo rapportarsi con il mondo privato, dei professionisti e dei portatori di interessi che possono giovare alla collettività.
Carlo Zaramella
Nessun commento:
Posta un commento