mercoledì 1 luglio 2020

84. Quando al governo di Este c'erano gli altri.

Scoppia (?) un caso: l'articolo di oggi de "Il Gazzettino" è intitolato "Multe intascate? Indaga la Finanza". Mezza pagina dedicata a un presunto fatto, nella quale si legge: "Va precisato che stiamo parlando di cifre molto contenute, che raggiungono al massimo il centinaio di euro. L'ipotesi di reato è il peculato ma al momento l'indagine è in fase di accertamento preliminare, non ci sono nomi sul registro degli indagati ed è possibile che l'intera faccenda alla fine si ridimensioni [...]".
La questione è stata trattata in seduta segreta, come prevede l'art. 17 del Regolamento "quando si trattano questioni concernenti persone ed implicanti valutazioni sulla qualità e capacità delle persone stesse" (citazione testuale). Ma non è questo ciò di cui voglio parlare, né di quanto è stato detto in consiglio poiché per regolamento (io) sono vincolato al segreto.

La memoria è infatti corta. Nello stesso articolo Stefano A. Stoppa delle Civiche d'Este dichiara: “Secondo me non c’erano gli estremi per passare alla seduta segreta. L’argomento della domanda di attualità è una cosa di cui in città si sta parlando, anche in modo approssimativo, e il fatto di non affrontarla pubblicamente rischia di essere interpretato in modo negativo. Come se ci fosse qualcosa da nascondere.”
Peccato che nel 2014, quando proposi in consiglio comunale una interrogazione sul colpo di pistola partito all’interno del Comando, Bum! Bum! La seduta dei lavori passò immediatamente a porte chiuse e fu posto l’obbligo del segreto ai consiglieri. Obbligo che fu (allora) rispettato e non contestato da nessuno. Al tempo Aguiari Stoppa (forse siamo di fronte a un caso di omonimia) era vicesindaco: aveva evidentemente altre opinioni, o convenienze politiche, sulla segretazione del consiglio comunale. Forse che le dichiarazioni dello Stoppa oppositivo di oggi non sarebbero state perfette anche nel 2014, quando Stoppa era governativo?
Sui fatti di oggi non c'è alcuna pistola fumante. Al tempo, invece, non solo c’era la pistola fumante, ma anche il buco provocato dalla pallottola nell'armadietto e nelle divise.
Anche io mi ritrovo ad avere cambiato opinione: non sul pensiero civico, ma su Stefano Stoppa.

Cielo! Quanto brutte persone ci sono nel mondo, quando la sinistra è all'opposizione!

Carlo Zaramella

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