Greta è senza dubbio una delle protagoniste dei nostri anni. Per capire la mole del movimento che è stato creato usando la sua figura, basta navigare nel profilo twitter della giovane svedese.
Ho voluto mettere una foto sorridente di Greta, perché tra le tante cose dette su di lei, non sono mancati gli insulti e le azioni di discredito, anche sul suo aspetto fisico: questo è uno dei tanti esempi dello "schifo" che si trova sui social.
Forse è vero che dietro a lei ci sono interessi speculativi di una qualche natura; come è forse altrettanto vero che la sua figura sia stata strumentalizzata. Io stesso nutro qualche dubbio però mi costringo a non lasciarmi andare alla narrazione dei mass media e dei social, ma a cercare quanto di buono c'è in ogni cosa.
"...non è così che nascono le coscienze critiche” ma si formano “lentamente, faticosamente, con la formazione...”
Se Greta ha contribuito ad accendere i riflettori sui temi ambientali, serve formazione, competenza, crescita di cultura e sensibilità: serve un approccio globale che rifletta sul concetto di sviluppo, di crescita dei paese più poveri.
Servono nuovi stili di vita compresi e condivisi, serve un ripensamento dell'intero sistema di sviluppo economico e industriale planetario: "cosette", queste, che certo non si ottengono dalla sera e dalla mattina o con le sole decisioni di pochi.
Più scuola in una scuola migliore e meno scioperi sentimentali e privi di coscienza critica. Questo dovremmo offrire ai giovani, introducendo l'ambiente e l'educazione ambientale nei programmi didattici in maniera organica e approfondita.
L'ambientalismo soffre da sempre in Italia, di una debolezza strutturale: si muove più sulla propaganda e sull'ignoranza proprio sui temi ambientali, per non parlare del ripiegamento su posizioni politiche della sinistra estrema, come se l'ambientalismo stesso dovesse avere un orientamento di schieramento partitico.
Gli esempi a livello locale, di Este e del suo territorio, abbondano in questo senso. Anche sul versante locale, serve un cambio di passo: serve togliere agli urlatori e speculatori di sinistra questi temi, per restituire serietà di analisi e creare l'occasione per elaborare una linea politica di sviluppo ambientale all'insegna dell'obiettività, della competenza e della serietà.
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