martedì 26 maggio 2020

70. COROVIRUS E SITUAZIONE SOCIALE A ESTE

Dalla propria tribuna, L'Altra Este polemizza ancora una volta con me: la loro narrazione del consiglio comunale è alquanto faziosa. La loro pretestuosità sta in questo: nel nulla politico della loro azione, che si risolve sempre e solo in polemiche, diffamazioni e pubblicazioni di articoli dei giornali locali. C'è di più e di molto più importante: mentre loro polemizzano, io chiedo in consiglio una relazione sullo stato sociale della Città, come emerge da questo periodo.
Più volte ho presentato interrogazioni a "risposta ampia" su un dato tema, con la convinzione che l'assemblea comunale debba essere relazionata su certi argomenti in un dato momento. La risposta dell'assessore ai servizi sociali alla mia interrogazione restituisce una fotografia di come la Città è emersa dall'emergenza Covid-19.
Dal punto di vista sociale, non c'è da stare allegri e le prospettive sono in ogni caso di grande delicatezza per i mesi che verranno: sia per la potenziale seconda ondata, sia ad esempio per il tema degli affitti non pagati in questo periodo. Per tale ragione, non è stato utilizzato tutto l'avanzo di amministrazione, preferendo tenere al momento da parte delle risorse economiche per fronteggiare un'eventuale ulteriore necessità sociale.
I dati su cui voglio dare un particolare accento sono due. In primis, i 1.200 cittadini interessati dai buoni spesa, pari a poco oltre il 7% dell'intera popolazione. Non è un numero irrilevante, anzi: mi chiedo sempre, in casi come questo, se si riesca alla fine a raggiungere tutti o se oltre questi numeri vi sia un sommerso nascosto, che non chiede aiuto per svariati motivi. E' logorante dal punto di vista umano prendere coscienza di numeri come questi. 
Mi erano state riferite situazioni di profondo disagio, con genitori che hanno rinunciato al pranzo o alla cena per garantire una alimentazione completa ai propri figli. Per tacere di circostanze più gravi, su cui non posso addentrarmi.
L'altro numero che mi ha colpito, anche per alcuni dettagli riferiti dall'assessore in consiglio comunale, è relativo ai casi di violenza sulle donne. Dal territorio emerge il numero di 55 donne, delle quali 10 di Este, che si sono rivolto una richiesta di aiuto allo Sportello competente. Vi sono stati casi in cui l'uomo ha costretto la donna a fare la spesa e cucinare, per poi essere lasciata senza cibo.

Se non erro, la somma complessiva per il sostegno alimentare ammonta a oltre 130.000,00 euro, di cui 86.000,00 promessi dal governo ma ad oggi non ancora stanziati. Ma il settore dei servizi sociali non si esaurisce solo a questo aspetto, ma ai tanti servizi di supporto a sostegno della comunità. I temi politici veri di questa fase storica epocale sono questi. Non c'è altro che oggi richieda una attenzione preponderante: sociale ed economia, necessità basilari e sostegno al lavoro. Vedere forze politiche e civiche locali impegnate in polemiche, come se nulla fosse successo in queste settimane; misurare il tono dei commenti dei loro militanti, è motivo di sconforto ma si deve anche prendere coscienza che qualcuno o qualcuna semplicemente "non ci arriva".

Carlo Zaramella

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