domenica 7 giugno 2020

74. Le sconfitte insegnano qualcosa o rendono semplicemente cattivi?

L'Altra Este ha esibito, anche una volta, la sua unica capacità (al netto del pubblicare gli articoli dei giornali locali): calunniare con vigliaccheria. Non arrivano mai al fondo delle cose: si limitano a insinuare, alludere, sussurrare o ancor meglio, sibilare. E così sono riusciti, questa volta, ad associare in un solo post su Facebook l'ndrangheta e il mio nome. Chiedo: questa è lotta politica? Sono davvero arrivati così in fondo da non riuscire più a creare un confronto sulle idee e sulle visioni della Città, talmente impegnati nell'arte del discredito dell'avversario?
Usando lo stesso loro criterio, se vi fosse ad esempio un consigliere comunale, magari anche segretario della sezione locale di un partito, che venisse indagato ad esempio per truffa, appropriazione indebita o comportamenti contrari alla deontologia professionale, come dovrebbero essere considerati gli altri consiglieri della sua maggioranza politica, il suo sindaco e i componenti della giunta da lui sostenuta? Forse che non sia già accaduta una cosa analoga?
Scrive Beatrice Andreose che per loro è importare ricordare. Cosa, non si è bene capito. Ma anche io sono in grado di ricordare.
Ad esempio, ricordo che come persone e come proposte politiche, loro vengono ripetutamente bocciati dai cittadini di Este da dieci anni e sono ridotti a passare il tempo a contare i "Mi piace" sui vari post più o meno carichi di livore verso i nemici. Se dieci anni di sconfitte e di assenza dai consigli comunali non li hanno aiutati a mettersi in discussione, prima come persone e poi come proposta politica e amministrativa, chi può farlo?

Per fortuna le questioni vere e sicuramente degne di attenzione sono altre, soprattutto in questo periodo estremamente delicato sotto molti punti di vista. De "L'Altra Este" ci si può pure occupare un po', ma della situazione della nostra Città molto di più.

Carlo Zaramella

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