Dorian Gray strinse un patto col diavolo per restare bello e giovane, mentre il ritratto scavava il suo volto con i segni della vecchiaia e della corruzione. Non si guarda, Dorian, perché si spezzerebbe l'incantesimo. Il famoso romando di Wilde può essere preso a paradigma delle "sinistre" vicende atestine.
Gli ambientalisti di Este non possono infatti guardare alla storia di SESA, altrimenti spezzerebbero l'incantesimo che stanno portando avanti nei confronti dei cittadini e di se stessi. Su SESA, il "dramma", ironico e iconico al tempo stesso, degli ambientalisti de noialtri è che nella loro foga di essere sempre e solo contro, finiscono per ritrovarsi addirittura contro se stessi.
SESA è stata governata da tutte le forze politiche avvicendatesi alla guida della Città, secondo un percorso di estrema linearità; è quindi sciocco, davvero sciocco alimentare una protesta contro una realtà che ha una storia ben precisa e che vede tutti, e ripeto tutti, protagonisti di una continuità aziendale di crescita e sviluppo.
L'azienda oggi ha una dimensione tale, da sostenerne lo sviluppo tecnologico e la sostenibilità stessa: non si possono certo mettere le rotelline sotto l'impianto per spostarlo né chiudere i cancelli e buttare le chiavi. Si può invece ragionare, quello sempre, sulla capacità di trasparenza e comunicazione, di conoscenza di cosa e quanto si fa, in termini di condivisione e conoscenza diffusa.
Il sentimento di alcuni cittadini, di essere rassicurati sulla qualità del lavoro, non merita davvero di essere strumentalizzato.
Il segno distintivo di una strumentalizzazione si individua facilmente in una modalità specifica con cui può essere affrontato un tema: quella del contrasto e della lotta contro il "nemico".
E' lo stile a cui si è piegato il gruppo social "Este nostra", lo stile del gruppo di sinistra "L'Altra Este" e del locale 5 Stelle. Nel primo caso, è addirittura clamoroso: ci ricordiamo tutti la campagna elettorale condotta da alcuni che animano quel gruppo, contro la proposta di Stoppa & Co. come fossero il male assoluto, mentre oggi vi è lo stesso atteggiamento contro però l'attuale amministrazione, prima sostenuta a spada tratta come la soluzione di ogni male.
E' una pericolosa visione "distorta", quella dei "buuuuu", che porta una comunità a dividersi e a dimenticare che il rispetto dei ruoli, la condivisione, il confronto ragionato ma rispettoso, sono le vere e uniche risorse per affrontare e superare gli ostacoli.
Forse non è un caso che questa modalità, questa "propaganda" si sia saldata: "L'Altra Este, "Este nostra" e Movimento 5 Stelle, tutti a gridare, a contrastare, a protestare. Ma l'ultimo consiglio comunale è stato lo specchio più evidente di quanto scrivo, quando il consigliere pentastellato ha finto di volere affrontare il tema SESA, usando uno strumento che sapeva gli sarebbe stato respinto, per poi abbandonare il consiglio lamentando una presunta volontà di negare il dibattito.
Niente di più falso. E' cosa già nota ma un consigliere ha più strumenti per portare un'assemblea consiliare a parlare di un tema, "costringendo" se necessario una amministrazione alla risposta: ha solo l'imbarazzo della scelta. Non è un caso che mentre quel consigliere era al bar sotto il comune, l'Amministrazione rispondeva, sottolineo il rispondeva, a una mia interrogazione sulla Padova Tre srl e si accingeva a votare una mozione su un tema ambientale, sempre proposta dal sottoscritto.
La salute non è un tema di qualcuno contro tutto il resto; la salute è il tema di tutti coloro che, pur con idee diverse, condividono un dato territorio. Se molti hanno ricordato, con legittimità, che sono preoccupati per il nostro territorio e la salute ambientale in quanto padri e madri, ebbene madri e padri siedono anche nel consiglio comunale di Este.
Partiamo da questa consapevolezza, dal sapere che nessun genitore vuole il male per i propri figli. A volte è una questione di punti di vista, ma sapere che la prima cosa che viene condivisa da una comunità è il territorio, può aiutare a affrontare un problema in maniera costruttiva.
(immagine di copertina tratta da qui)
Gli ambientalisti di Este non possono infatti guardare alla storia di SESA, altrimenti spezzerebbero l'incantesimo che stanno portando avanti nei confronti dei cittadini e di se stessi. Su SESA, il "dramma", ironico e iconico al tempo stesso, degli ambientalisti de noialtri è che nella loro foga di essere sempre e solo contro, finiscono per ritrovarsi addirittura contro se stessi.
SESA è stata governata da tutte le forze politiche avvicendatesi alla guida della Città, secondo un percorso di estrema linearità; è quindi sciocco, davvero sciocco alimentare una protesta contro una realtà che ha una storia ben precisa e che vede tutti, e ripeto tutti, protagonisti di una continuità aziendale di crescita e sviluppo.
L'azienda oggi ha una dimensione tale, da sostenerne lo sviluppo tecnologico e la sostenibilità stessa: non si possono certo mettere le rotelline sotto l'impianto per spostarlo né chiudere i cancelli e buttare le chiavi. Si può invece ragionare, quello sempre, sulla capacità di trasparenza e comunicazione, di conoscenza di cosa e quanto si fa, in termini di condivisione e conoscenza diffusa.
Il sentimento di alcuni cittadini, di essere rassicurati sulla qualità del lavoro, non merita davvero di essere strumentalizzato.
Il segno distintivo di una strumentalizzazione si individua facilmente in una modalità specifica con cui può essere affrontato un tema: quella del contrasto e della lotta contro il "nemico".
E' lo stile a cui si è piegato il gruppo social "Este nostra", lo stile del gruppo di sinistra "L'Altra Este" e del locale 5 Stelle. Nel primo caso, è addirittura clamoroso: ci ricordiamo tutti la campagna elettorale condotta da alcuni che animano quel gruppo, contro la proposta di Stoppa & Co. come fossero il male assoluto, mentre oggi vi è lo stesso atteggiamento contro però l'attuale amministrazione, prima sostenuta a spada tratta come la soluzione di ogni male.
E' una pericolosa visione "distorta", quella dei "buuuuu", che porta una comunità a dividersi e a dimenticare che il rispetto dei ruoli, la condivisione, il confronto ragionato ma rispettoso, sono le vere e uniche risorse per affrontare e superare gli ostacoli.
Forse non è un caso che questa modalità, questa "propaganda" si sia saldata: "L'Altra Este, "Este nostra" e Movimento 5 Stelle, tutti a gridare, a contrastare, a protestare. Ma l'ultimo consiglio comunale è stato lo specchio più evidente di quanto scrivo, quando il consigliere pentastellato ha finto di volere affrontare il tema SESA, usando uno strumento che sapeva gli sarebbe stato respinto, per poi abbandonare il consiglio lamentando una presunta volontà di negare il dibattito.
Niente di più falso. E' cosa già nota ma un consigliere ha più strumenti per portare un'assemblea consiliare a parlare di un tema, "costringendo" se necessario una amministrazione alla risposta: ha solo l'imbarazzo della scelta. Non è un caso che mentre quel consigliere era al bar sotto il comune, l'Amministrazione rispondeva, sottolineo il rispondeva, a una mia interrogazione sulla Padova Tre srl e si accingeva a votare una mozione su un tema ambientale, sempre proposta dal sottoscritto.
La salute non è un tema di qualcuno contro tutto il resto; la salute è il tema di tutti coloro che, pur con idee diverse, condividono un dato territorio. Se molti hanno ricordato, con legittimità, che sono preoccupati per il nostro territorio e la salute ambientale in quanto padri e madri, ebbene madri e padri siedono anche nel consiglio comunale di Este.
Partiamo da questa consapevolezza, dal sapere che nessun genitore vuole il male per i propri figli. A volte è una questione di punti di vista, ma sapere che la prima cosa che viene condivisa da una comunità è il territorio, può aiutare a affrontare un problema in maniera costruttiva.
(immagine di copertina tratta da qui)
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