venerdì 16 agosto 2019

8. L'oro non si macchia. Loro invece...? A proposito di Legambiente Este (e le sue errata corrige) e L'Altra Este

Iniziavo a preoccuparmi, lo confesso. Giorni passati a ricordare cosa hanno fatto gli ambientalisti de noialtri sul territorio e nessuna replica sul merito! Avevo iniziato a temere per il loro stato di salute quando... arriva, secondo lo stile tipico della sinistra più arrossata, l'attacco personale, il fango, l'illazione, la mano che lancia il sasso ma si ritrae.
Scrivere - cito L'Altra Este - "A PROPOSITO DI CARLO ZARAMELLA. CORSIE PREFERENZIALI" in merito al progetto di ristrutturazione di un immobile sito in Este, significa accusare di corruzione il Comune di Este nelle figure del Dirigente, del Capo Settore e del Responsabile del Procedimento, oltre l'intera Commissione Edilizia composta da membri nominati dal Consiglio comunale sia in quota maggioranza, sia in quota minoranza.
Andiamo con ordine: comprensione del testo.

LEGAMBIENTE.

Spara subito ed è un botto!
Denuncia un fatto gravissimo: Zaramella, cioè io, ha partecipato a una votazione di Consiglio comunale relativa, tra le varie cose, a un bene di sua proprietà: a seguire, si sgranano citazioni sulle norme violate. Poi, colpo di scena! Arriva l'errata corrige: si sono accorti che Zaramella non ha nemmeno preso parte alla votazione (nessun "Mi piace" sull'errata corrige, of course). Tanta la foga di andare contro e sparare, che non solo non hanno nemmeno letto la Deliberazione del Consiglio comunale nr. 38 del 6 giugno 2019, ma non si sono accorti della frase:
"Interviene il consigliere Zaramella il quale comunica che non parteciperà alla trattazione dell’argomento né alla votazione"
Peccato per le citazioni normative: immagino il grande lavoro dell'anonimo estensore del post di Legambiente Este.

L'Altra Este
Primo punto. L'associazione scrive: "...sono state proposte modifiche su richiesta dei proprietari".
Se questo vale per molte delle proposte di variazione al Piano degli Interventi, informo che per l'immobile in questione non è stata avanzata alcuna richiesta di modifica.
La variazione della scheda è stata decisa di ufficio in vista del passaggio della pista ciclabile, opera attesa da anni dalla frazione.
Ma ecco i fuochi d'artificio! Siccome l'edificio è stato demolito, si può togliere la cubatura, anzi vien da capire che si dovrebbe proprio eliminare! E' come dire: se demolite la vostra casa per ricostruirla in conformità alle normative sul risparmio energetico, arriva l'esproprio proletario e restate senza un tetto! Commenti?

ECCO COME SONO ANDATE LE COSE
L'immobile è stato acquistato sul finire del 2018.
A febbraio 2019 è stato presentato, per volontà dei proprietari, un progetto preliminare, in ragione della schedatura dell'edificio e delle sue condizioni tecniche. Giova ricordare che la porzione di edificio, di altra proprietà, era stata demolita e ricostruita diversi anni prima, su autorizzazione del Comune per ragioni di degrado, pericolosità e fatiscenza.
A seguito della presentazione del progetto preliminare, nel quale si parlava di ristrutturazione per demolizione e fedele ricostruzione, si è riunita entro i trenta giorni la Commissione edilizia che ha espresso unanime parere favorevole, con una sola prescrizione relativa all'inclinazione delle falde del tetto. Si è quindi presentato in data 10 maggio 2019, il progetto definitivo, che è stato vagliato per la seconda volta dagli Uffici e dalla stessa Commissione. E' stato inoltre richiesto e acquisito il parere della Sovrintendenza ai beni archeologici relativamente allo scavo.
Nella documentazione tecnica sono stati presentati documenti fotografici e una relazione sulla staticità dell'edificio, che ne dimostravano la necessità di abbattimento anche in ragione delle nuove norme sul contenimento e risparmio energetico. Per gli ambientalisti questi sono temi di interesse reale o di sola propaganda?
La Commissione Edilizia ha rilasciato il suo secondo parere favorevole, con relative prescrizioni. 

Citare la seconda Variante al Piano degli interventi è andare fuori tema, perché l'iter del progetto, durato più di cinque mesi, è iniziato e si è concluso prima, è chiaro e non viene toccato da quanto deliberato successivamente dal Consiglio comunale.
Inoltre, anche se la nuova schedatura prevederebbe la possibilità di spostare una parte della cubatura, il progetto presentato e approvato vede il mantenimento del sedime del vecchio edificio, per esplicita volontà della proprietà di non dare adito alcuno a qualsiasi illazione.

CONCLUSIONI.
Nel prossimo Consiglio comunale dovrò presentare un'interrogazione sul merito?! Sarebbe credo il primo caso nella storia, ma non mi tirerei indietro. Spero di vedere in aula i latori dei post e degli acuti commenti. 
Una famiglia che si insedia in Este, scegliendo una frazione, con un investimento di non poco conto; la tutela dell'ambiente con una casa conforme al risparmio energetico; la conservazione del paesaggio con la riproposizione fedele dello stile tipico della casa veneta: tutto questo, per non parlare del lavoro dato a professionisti e artigiani locali, non ha evidentemente valore per gli ambientalisti de noialtri. Preferiscono un rudere senza alcun valore architettonico, che cade a pezzi, pur di lavarsi la bocca.

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