venerdì 2 agosto 2019

2. Sulla mozione a favore dell'apicoltura. "... Prendemmo il sentiero degli alveari che d'estate impastano l'aria con un canto di fondo..."

In occasione dell'ultima seduta di lavori del consiglio comunale di Este, è stata approvata all'unanimità una mia mozione, dedicata come argomento al mondo delle api e dell'apicoltura. Il testo del documento è disponibile all'interno di OrEste in una apposita pagina: da un lato esprime indirizzi specifici nella scelta del verde urbano, dall'altro stabilisce di valutare un progetto sociale legato all'apicoltura e di promuovere al tempo stesso una sensibilizzazione sul tema in occasione di "Este in fiore".


Segnalo subito un link di utilità a "Salviamo le api"; lo troverete indicato d'ora in avanti dentro OrEste, nell'elenco dei siti web di interesse (sulla destra della pagina).
L'idea di questa mozione mi è nata dalla lettura di un articolo di Gardenia, che racconta dell'esperienza in corso nel comune di Zavattarello (mille anime e poco più nella provincia di Pavia, un "piccolo borgo medievale nell'Alta Val Tidone, immerso in una natura incontaminata, in cui regnano pace e serenità"). "Alla ricerca del prato fiorito ideale" parla della semina di tre diversi miscugli di prato, alla ricerca del mix migliore per fioriture prolungate fino a agosto-settembre e più adatto a nutrire le api.
Quest'anno si sono moltiplicate le grida di allarme: la siccità  di inizio primavera, il vento e le piogge copiose successive non hanno solo compromesso le fioriture, ma hanno impedito alle api di "bottinare", con il conseguente azzeramento della produzione di miele e con problemi per alberi da frutto, ortaggi e per quelle colture che dipendono in grande parte dall'impollinazione. Questa situazione contingente si associa alla riduzione delle api, causata dall'inquinamento e di altri fattori.
L'articolo pubblicato
da "Il Gazzettino di Padova"
dedicato alla mia mozione

Ho voluto con la mozione proporre un gesto politico e amministrativo di presa d'atto di tali problematiche, indicando una vicinanza ad un settore. Certo, il problema è complesso e le dinamiche sfuggono l'azione propriamente ristretta di un Comune: ma ciascuno può fare la propria piccola parte. 


"Alla sera centinaia di api stanche e accaldate sostavano a prendere il fresco sul predellino dell’arnia, proprio come i contadini che al tempo della mietitura o della fienagione sostano sull’aia… dall’interno veniva un brusio continuo e intenso che dava l’impressione di un grande lavoro di sistemazione dei prodotti raccolti durante la lunga giornata di sole; e di pulitura, fabbricazione di cera e di propoli, rielaborazione di polline e di nettare… E tutto questo mentre la regina provvedeva continuamente a deporre uova… Tutto appariva regolare e ritmato come fosse governato da un perfetto congegno meccanico". (Mario Rigoni Stern)

1 commento:

  1. Dopo una vacanza in Val di Sole nel 2018, ho portato a casa delle sementi di prato fiorito di cui ne ho utilizzato la metà. In quella valle i comuni avevano moltissime aiuole di prato fiorito per le api.
    Forse non tutti sanno che il "prato fiorito" non è un prato con l'erba bassa con tante margherite, ma solitamente un'aiuola con "erba" alta costituita da fiori.
    La varietà di sementi utilizzate in Val di Sole erano tutte alte dai 30 ai 50 cm con vari fiori colorati ed avevano una manutenzione constante.
    Quella che ho seminato io, di una varietà differente, invece ha fiori che svettano fino agli 80 cm, con il risultato che molti gambi si sono piegati sia per le intemperie, che per aver offerto rifugio a qualche felino.
    Se il comune fosse disponibile, non solo a trovare gli spazi per delle aiuole fiorite, ma anche per rendere disponibile delle sementi o indicare dove acquistarle con lo stesso mix usato dal comune per le aiuole (magari adatto al nostro clima), io sarei disposto ad acquistarne un pò e magari qualche altro cittadino potrebbe unirsi all'iniziativa.

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