11. Su Flores che scrive senza avere letto le carte.

Flores Baccini, 

c'è una domanda che continuo a farmi: perché, prima di scrivere con leggerezza ma gravità sui social, non hai consultato la documentazione tecnica agli atti del Comune?

Perché, secondo un'espressione cara alla politica di oggi, non hai alzato le tue terga e ti sei recata in piazza Maggiore chiedendo di visionare il progetto che ci riguarda e in quella sede chiedere ciò che non comprendi in termini di aspetti tecnici e procedurali?

Come controparte, non abbiamo notizia di tue richieste in merito. Però hai scritto, hai accusato, hai deliberatamente ignorato la risposta tecnica che ho dato, esprimendo non solo un giudizio, ma un'accusa infamante, senza avere conoscenza diretta alcuna delle pratiche.

Anzi, hai rincarato: "pretendiamo che si rispettino le regole, uguali per tutti", così hai scritto. Anche io pretendo che si rispettino le regole: prime fra tutte, quelle dell'intelligenza, della correttezza e del rispetto.

Tra noi c'è una cosa, evidente, che ci divide: la malafede. 

Cosa grave, se si rappresenta una Associazione importante a livello nazionale, che spero abbia precise opinioni sul fatto che invece di consumare suolo, si decide di ristrutturare; se invece di un immobile staticamente pericoloso, si costruisce una casa nuova; se invece di una struttura moderna, si recupera uno stile tipico della nostra terra; se invece del vecchio e cadente, si rispettano le nuove norme in termini di risparmio energetico.

Tutto, con un iter amministrativo durato mesi, approvato dalla Commissione edilizia comunale per ben due volte, licenziato dagli uffici con tutte le prescrizioni del caso, visionato dalla Soprintendenza per il dovuto rispetto dei vincoli archeologici.

Ma le carte, gli atti evidentemente non ti interessano e dici di "non capire", di "non comprendere". Mi pare ovvio dirti che se prima non leggi, poi non puoi pretendere di capire.

Che tu frequenti poco piazza Maggiore, credo sia evidente. Lo dici tu stessa, involontariamente. Non sei tu la Flores Baccini che il 14 aprile 2019 chiedevi su Facebook: "Chi ha visto l'orrenda antenna installata recentemente sopra il tetto del Municipio di Este", e la stessa Flores che il 15 aprile, il giorno dopo, scriveva: "Alcuni amici mi hanno fatto presente che l'antenna sopra il tetto del Palazzo del Municipio è stata collocata vari anni fa"!

Sviste, si dirà. Come quella in cui tu mi accusi di avere preso parte a una votazione in consiglio comunale su un bene immobile che mi riguarda, per poi correggerti. Dopo. Con una differenza: finché si parla di una antenna è un conto, quando si parla di persone è diverso.

Che poi è facile ricordare i tuoi silenzi quando, non tanto tempo fa, in occasione della votazione in Consiglio comunale della prima Variante al Piano degli interventi, alcuni consiglieri comunali anche di maggioranza non presero parte al voto perché in conflitto di interessi.

Nessun retropensiero da parte tua, Flores, al tempo. Forse perché governava il centrosinistra?

Avrai ottenuto con le tue accuse qualche "Mi piace": anche quello di Boris Natalino Furlan, già presidente di SESA (ti dice niente?), già esponente del PD (ti dice niente?), soprattutto mi risulta (salvo smentite) collaboratore e tecnico collega di chi è membro della Commissione edilizia che ha approvato quel progetto, di cui sparli ma che non hai visto.

Nei fatti, da rappresentante di un'Associazione che dovrebbe tutelare l'ambiente, ti sei scagliata contro "una ristrutturazione per demolizione e fedele ricostruzione" che adegua un edificio fatiscente e strutturalmente pericoloso alle nuove norme di risparmio energetico. In poche parole, ti sei scagliata contro quel progresso che Legambiente sostiene.

Di questa tua azione, non documentata, cosa pensi resterà? Che beneficio ne trae la Comunità? L'ambiente?

Se devi attaccarmi politicamente con tutta gli allegri kompagni della sinistra tuoi sodali (perché di questo stiamo in verità parlando) fallo ma non coinvolgere i professionisti che lavorano nell'Ente e nella Commissione edilizia, che compiono il proprio dovere firmando e assumendosi per ogni atto delle responsabilità nei confronti dell'Ente stesso e della cittadinanza.

Carlo Zaramella